Warszawa (1977 - David Bowie) e I Zimbra (1979 - Talking Heads)
L’uso di vocalizzi nella musica leggera è molto diffuso. Tra gli svariati esempi “Ob-la-do, ob-la-da” dei Beatles e “De Do Do” dei Police, che però oltre al ritornello contengono anche un testo in lingua inglese, mentre Warszawa e I Zimbra usano un linguaggio totalmente inventato.
Si tratta di esperimenti per far interagire l’ascoltatore con la musica a livello viscerale, senza introdurre l’appiglio logico del linguaggio che inevitabilmente dirige verso un certo tipo di emozione.
Invece di proporre una storia triste, allegra o di qualunque altro genere, questi brani annullano l’influenza del linguaggio e permettono un’interpretazione personale, guidata solo dalla musica che in Warszawa è cupa e misteriosa, mentre in I Zimbra è energica e ritmata.
Tuttavia, per l’ascoltatore italiano medio e per chiunque non si ricordi il testo e debba sostituire le parole con il classico “Na na na”, probabilmente ogni canzone in inglese e in qualunque altre lingua offre uguali opportunità di libera interpretazione, a prescindere dalla narrativa originale.
I Zimbra
(Byrne/Eno/Ball)
Gadji beri bimba clandridi
Lauli lonni cadori gadjam
A bim beri glassala glandride
E glassala tuffm I zimbra
Bim blassa galassasa zimbrabim
Blassa glallassasa zimbrabim
A bim beri glassala grandrid
E glassala tuffm I zimbra
Gadji beri bimba glandridi
Lauli lonni cadora gadjam
A bim beri glassasa glandrid
E glassala tuffm I zimbra
Warszawa
(Bowie/Eno)
Mmmm-mm-mm-ommm
Sula vie dilejo
Mmmm-mm-mm-ommm
Sula vie milejo
Mmm-omm
Cheli venco deho
Cheli venco deho
Malio
Mmmm-mm-mm-ommm
Helibo seyoman
Cheli venco raero
Malio
Malio
La Torre di Babele, olio su tavola di Bruegel il Vecchio
La Torre di cui si narra nella Genesi è ispirata probabilmente alla principale ziqqurat di Babilonia, da cui deriva anche il nome Babele. Bruegel ne dipinse due versioni, una più grande che si trova oggi a Vienna, l’altra a Rotterdam.
In entrambe le versioni la gigantesca Torre si erge diagonalmente verso la parte sinistra della tavola e, sebbene ancora in costruzione, ha già raggiunto e superato in altezza le nuvole più basse; le dimensioni enormi della torre sono evidenziate anche dalla minuscola folla dei lavoranti, formiche impegnate nell’empia impresa che stanno per essere punite dall’intervento divino. Non tollerando l’arroganza della specie umana, all’epoca dei fatti ancora monoglotta, Dio decide infatti di confondere le lingue per creare uno scompiglio tale da interrompere i lavori.
Considerando che nella cronologia della Bibbia la costruzione della Torre di Babele è successiva al Diluvio Universale si può concludere che il Creatore avesse constatato quanto fosse difficile sbarazzarsi delle sue moleste creature, e la decisione di rendere la comprensione reciproca più difficile ebbe risultati di gran lunga superiori a quelli del diluvio, apprezzabili ancora ai giorni nostri.
